Gli altari in stucco delle cappelle laterali della chiesa furono realizzati negli anni settanta del Settecento dagli stuccatori ticinesi Francesco Pellegrino di Caslano e Giovanni Battista Morazzone di Ponte Tresa, secondo il modello presente nei progetti di Vittone.
Nel corso della ristrutturazione interna dell’edificio dei primi trent’anni dell’Ottocento furono ricostruiti in marmo e, in particolare, l’altare di S. Giovanni Battista fu progettato e realizzato nel 1821/’22 dal marmista di Viggiù Ludovico Argenti, già autore nel 1810 del rifacimento di quello del Crocifisso.
Come si può notare l’impianto architettonico attuale ricalca le linee essenziali del progetto di Vittone con alcune varianti nel profilo del frontone e nei dettagli decorativi. Il fonte battesimale, già nell’attigua cappella del Battistero e ora posto davanti all’altare, probabilmente proviene dalla chiesa di S. Maria delle Grazie dove, fino al 1783, si svolsero le funzioni parrocchiali e dove, nei documenti settecenteschi, è descritto “di marmo macchiato” o “di marmo brocatello”. La balaustra, identica alle altre degli altari laterali, è attribuita al marmista di Viggiù Giuseppe Bottinelli attivo nella chiesa intorno agli anni venti
Parte 2
dell’Ottocento.La pala d’altare (olio su tela) è opera del pittore ossolano Lorenzo Peretti (Buttogno 1774-1852) che la dipinse nel 1821 come indica l’iscrizione. Il quadro è ispirato alla celebre tela del pittore Carlo Maratta realizzata nel 1697 per la cappella battesimale della basilica di San Pietro a Roma, su commissione di papa Innocenzo XII: la zona inferiore, con il Battista e Gesù attorniato da Angeli, è la fedele riproduzione di quel celebre dipinto romano, mentre nella parte alta il Peretti ha inserito la figura di Dio Padre con la colomba dello Spirito Santo attorniato da angeli al posto dei soli due angeli in quello del Maratta. Oggi il modello del Battesimo grignaschese si trova nel presbiterio della chiesa romana di Santa Maria degli Angeli, lì trasferito nel 1730 per motivi di conservazione e sostituito in San Pietro da un mosaico di Paolo Cristofari (1734) di identico soggetto. I due piccoli affreschi sui fianchi della cappella, raffiguranti laDecapitazione del Battista (a destra, firmato e datato 1828) e la suaPredicazione (a sinistra), sono opera del pittore di Balmuccia Giovanni Avondo: in alto sulla parete sinistra è collocata la tela diLuca evangelista attribuita anch’essa all’Avondo.